Felix Mendelssohn era nipote del grande filosofo ebreo Mosè Mendelssohn, e questo concerto causò una grande interesse e discussione, riaprendo gli occhi a tanti che avevano dimenticato l'opera del compositore di Lipsia. Circa mille persone non furono in grado di trovare i biglietti, e due repliche del concerto furono programmate. L'attore Eduard Devrient, amico di Mendelssohn e co-iniziatore del concerto berlinese, scrisse poi nel suo diario che Mendelssohn stesso esclamasse:
"Pensare che ci è voluto un attore e il figlio di un ebreo per ravvivare la più grande musica cristiana del mondo!"Robert Schumann stesso ebbe un grande debito per Bach, perché pur mancando di una educazione formale in campo musicale, imparò a comporre studiando le fughe di Bach, e in particolar modo quelle del Clavicembalo ben temperato. Tra l'altro, Schumann fu anche grande amico di Mendelssohn stesso, e nel 1850 fondò con altri appassionati la Bach-Gesellschaft, società che ebbe l'obiettivo di pubblicare l'opera completa bachiana.
La Passione secondo Matteo (BWV 244) è basata sui capitoli 27 e 28 del vangelo di Matteo, ed è ispirata da una visione strettamente protestante della morte di Cristo, concentrandosi sulle sue pene e non menzionando affatto la resurrezione. Bach credeva che Cristo fosse risorto, come si capisce ad esempio dalla sua Messa in Si minore (BWV 232), dove il Crucifixus viene seguito dal coro gioioso dell'Et resurrexit. Ma l'enfasi della Passione è la sofferenza del Cristo al posto dei peccatori, e la sua morte è il fine e l'inizio stesso della redenzione.
Si può ascoltare la Passione secondo Matteo integralmente, ai seguenti link:
- Parte prima (1-29, durata 1:16:19)
- Parte seconda (30-68, durata 1:38:20)
Per apprezzare invece il contrasto fra il Crucifixus e l'Et resurrexit della Messa in Si minore, si usano i due link che seguono:
- Crucifixus (2:52 minuti)
- Et resurrexit (4:05 minuti)
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